Da Pozzis, in val D’Arzino, a Samarcanda, in Uzbekistan, a “cavallo” di una Harley Davidson del 1939. Il tutto a 73 anni compiuti.
Questa è l’impresa che il prossimo settembre vedrà protagonista Alfeo Carnelutti, da tutti conosciuto come “Cocco”, l’eremita della frazione di Verzegnis.
Carnelutti, originario di Pers, frazione di Majano, è sempre affascinato dal mondo motociclistico, con una particolare predilezione per le Harley Davidson e per i sidecar.
Nel corso degli anni settanta, Carnelutti, oltre a costruire numerosi chopper e special, diventando uno dei patriarchi del mondo biker friulano, ha dato sfogo alla sua passione cimentandosi in numerose competizioni di sidecarcross a livello nazionale ed internazionale.
Purtroppo, un incidente durante una gara internazionale in Germania, oltre a costringerlo al ritiro dalle competizioni, ha segnato in maniera indelebile la sua vita.
Cocco, in seguito a quel terribile incidente, è affetto dal morbo di Crohn.
Nei primi anni ottanta, Cocco decide di trasferirsi a Pozzis, un paese disabitato in comune di Verzegnis affacciato sull’Arzino e condurre la vita in solitudine
Tutt’oggi, Cocco è l’unico abitante della borgata di Pozzis.
Negli ultimi anni, Cocco ha riscoperto la sua passione per le competizioni motociclistiche, in particolare per lo speedway, diventando un ospite fisso del Moto Club Olimpia di Terenzano di cui è socio e guadagnando l’affetto di molti piloti.
L’impresa diventerà un vero e proprio film. “Pozzis, Samarcanda” racconterà il duplice viaggio di Cocco: quello nello spazio, da Pozzis a Samarcanda, e quello nel tempo, nella sua memoria. Cocco partirà per Samarcanda i primi di settembre con al seguito un van con la troupe cinematografica composta da Stefano Giacomuzzi (regista e operatore camera) e Matteo Sacher (operatore camera). Una volta lasciato il suo paese Cocco entrerà presto in Slovenia per proseguire attraverso i Balcani fino in Bulgaria dalla quale entrerà poi in Turchia per arrivare in Asia. Dalla Turchia procederà per la Georgia, entrando poi in Russia tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Dalla Russia infine entrerà in Kazakistan e poi in Uzbekistan, dove lo attende una strada sterrata nel deserto di oltre 500 chilometri. Infine, Samarcanda. Il tempo previsto per il viaggio fino alla meta è di un mese, con una media di 200 chilometri al giorno. Al ritorno la moto di Cocco verrà caricata sul van per il rientro che non avverrà seguendo la stessa strada dell’andata, bensì attraverso Russia e Ucraina. Il viaggio in totale richiederà circa 40 giorni.
Sul ulule.com è attivo un crowdfunding per sostenere il progetto.
I fondi raccolti attraverso “Ulule” verranno impiegati per coprire le spese che includono il costo dei visti (Turchia, Georgia e Uzbekistan), della benzina e del vitto e dell’alloggio.
Per chiunque volesse incontrare il vulcanico Cocco, l’appuntamento è il 16 giugno presso la pista Olimpia di Terenzano, dove, a partire dalle 10:00 si svolgerà un motoincontro, mentre alle 19:00 avrà inizio il Trofeo Internazionale di Speedway a Coppie “Enrico Fabiano”.